I 6 migliori percorsi naturalistici da esplorare nel Salento

Il Salento, oltre alle meravigliose spiagge e le sue rinomate destinazioni balneari, è una terra ricca da esplorare anche da un punto di vista naturalistico.
Qui di seguito un elenco dei posti di maggior interesse faunistico situati in diverse zone del territorio salentino. Si parte dal sud Salento dove, lungo il canale del Ciolo, c'è un sentiero percorribile a piedi dove poter ammirare fiori selvatici e roccia che si affaccia sul mare fino ad arrivare a Lecce al parco del Rauccio dove si estende un'ampia macchia mediterranea.

1 - Laghi Alimini (Otranto)
Il lago Alimini è distante 8 km da Otranto sulla litoranea che porta a San Cataldo di Lecce, detto anche Alimini Grande per differenziarlo dall'adiacente Alimini Piccolo o Fontanelle a cui si collega tramite un canale, lu “Strittu”.
Quest'ultimo è un piccolo bacino denominato cosi dalla presenza di numerose polle sorgive che si aprono sul fondale.
L'area oggi fa parte dell'Oasi di Protezione Faunistica Alimini, punto di riferimento dell'avifauna migratoria. In questa zona si conservano parti residue dell'originale macchia mediterranea, mista ad impianti di pino d'aleppo. Si tratta di preziosi lembi di macchia a quercia spinosa, specie rarissima e nella penisola esclusiva della Puglia centro-meridionale. Di elevato interesse anche le gariche ad erica pugliese e la camomilla d'Otranto.

parcorauccio-salento

2 - Il sentiero vecchio del Ciolo (zona di Santa Maria di Leuca)
Il canale del Ciolo rispecchia la morfologia dell'area di altri canali che a loro volta testimoniano l'azione erosiva dell'acqua nel suo percorso verso il mare. Qui, in particolare, sono presenti il fiordaliso salentino, il garofano salentino, la campanula pugliese e l'alisso di leuca, specie esclusive di questo tratto di costa.
Comune è anche l'aglio delle isole, una singolare neofita adattata all'ambiente rupicolo costiero. Lungo i pendii rocciosi si sviluppa una vegetazione a macchia con prevalenza di euforbia arborea, la più rappresentativa di tutto il Salento.
Sui costoni del canalone del Ciolo è evidente l'influenza delle variazioni del livello del mare sul carsismo. Vi sono cavità carsiche di pochi centimetri lungo queste pareti, poste a diverse altezze sull'attuale livello del mare. Inoltre a quote differenti sono visibili anche numerose grotte d'abrasione marina.

3 - Parco naturale “La Mandra” (Calimera)
Nel comune di Calimera, ai bordi della strada che costeggia il parco comunale “La Mandra” si può ammirare uno splendido ed enorme esemplare di carrubo. La pineta che si estende per 90.000 mq è soggetta a vincolo paesaggistico ambientale all'interno della quale sono stati realizzati dei percorsi natura e delle aree pic-nic con tavoli e panche. Il percorso natura consiste in un equilibrato programma di attività motorie che si possono eseguire con l'ausilio di attrezzi ginnici situati all'interno del parco per migliorare lo stato di salute psicofisica generale dei frequentatori di tutte le età. La pianta di carrubo era molto diffusa sul territorio salentino e molto apprezzati erano i suoi frutti in quanto molto ricchi di energia e oltre ad essere considerata la cioccolata dei giorni nostri.

4 - Parco del Rauccio (Lecce)
Il parco regionale bosco e paludi di Rauccio si estende per 625 ettari e comprende un bosco di lecceti di 18 ettari, una zona umida di 90 ettari, due bacini costieri (idume e fetida) di 4 ettari complessivi, realizzati insieme con i 3 canali (rauccio, gelsi e fetida) per la bonifica dei terreni e la confluenza delle acque di risorgiva.
La restante parte del territorio è occupata da lembi di macchia mediterranea, di gariga e da ampie aree agricole con colture orticole e arboree e aree incolte utilizzate per il pascolo del bestiame. Si tratta di un'area di notevole interesse naturalistico e turistico-culturale, anche per la presenza di alcune torri difensive costiere come Torre Rinalda, Torre Chianca e Torre Colombaia e delle masserie Turrite e Rauccio.
Il parco rappresenta un luogo ideale per escursioni e trekking nel Salento, un percorso da fare a piedi o con la bici che prevede quattro punti di sosta.

5 - Bosco di Tricase e Quercia Vallonea (Tricase)
Il Parco naturale regionale Costa Otranto si estende su una superficie di 3227 ettari e per circa 57 km lungo la costa orientale salentina e rappresenta il più grande tra i parchi regionali istituiti nella provincia di Lecce. I percorsi di attraversamento a servizio dei visitatori sono numerosi e differenziati: la strada litoranea che si snoda a strapiombo sul mar, lungo tutta la fascia costiera, i sentieri delimitati dai muretti a secco, “le vie del sale” e i canaloni trasversali alla linea di costa.
Di grande importanza è la quercia Vallonea che si trova lungo la strada che collega Tricase al Porto. E' un magnifico esemplare che ha certamente più di 800 anni. La quercia, infatti, risale al XII secolo e rappresenta un simbolo della natura Tricasina e del capo di Leuca, rappresentando uno dei punti di forza dell'offerta naturalistica del parco regionale Otranto-Leuca-Bosco di Tricase.

6 - Parco di Porto Selvaggio (Nardò)
Nel comprensorio delle marine di Nardò (Lecce), si possono fare delle rilassanti camminate nella macchia mediterranea, immersi in una vera e propria oasi naturale.
Il parco di Porto Selvaggio è un rigoglioso bosco di pini e di vegetazione della macchia mediterranea che si estende dalla Torre dall'Alto al confine con Sant'Isidoro, lungo uno dei litoranei più puliti di Italia, che ha ripetutamente ricevuto il riconoscimento delle Cinque Vele per le sue acque cristalline.
Una grande pineta di 300 ettari incornicia le acque del mar Ionio i cui fondali in corrispondenza del parco sono meta di moltissimi amanti delle mete subacquee, grazie alle meravigliose specie di flora e fauna marina che lo popolano.
Una fitta presenza di pini d'Aleppo caratterizza tutta l'area boschiva, oltre a timo, salvia, mirto e altre specie della macchia mediterranea.

 

Copyright © 2014 SpiaggeSalentine.it - All Rights Reserved - Powered by Envision