La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale, istituito nel 1987 Anno europeo dell’Ambiente, che viene assegnato ogni anno in 49 paesi, inizialmente solo europei, più recentemente anche extra-europei, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale e riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale per l’educazione ambientale e l’educazione allo sviluppo sostenibile.
Il numero delle Bandiere Blu in Italia è cresciuto: l’anno scorso i comuni vincitori erano stati 163, quest’anno salgono a 175 per un totale di 368 spiagge e 70 approdi turistici.
La Puglia arriva a totalizzare 14 bandiere blu sul territorio, ottenendo una quinta posizione nella classifica nazionale (la stessa del 2017).
Nel Salento, in provincia di Lecce viene riconfermato il poker delle Bandiere Blu 2018 salentine già premiate lo scorso anno:
1- le marine di Salve (Posto Vecchio, Pescoluse, Torre Pali e Lido Marini)
2- le marine di Melendugno (San Foca, Roca, Torre dell'Orso, Torre Specchia Ruggeri e Torre Sant'Andrea),
3- Castro
4- Otranto.
Buone notizie anche sugli approdi pugliesi. Tra i cinque approdi di qualità sono stati premiati quelli salentini dalla Fee: il porto turistico Marina di Leuca (Marina di Leuca), il porto turistico di San Foca (Melendugno), la Marina di Brindisi (Brindisi).
Alla premiazione di ieri mattina 7 maggio al Cnr di Roma hanno vinto le località del Salento con le acque di balneazione di qualità eccellente come stabilito dalle analisi effettuate negli ultimi quattro anni dall’Arpa, quelle realizzate nell’ambito del Programma nazionale di monitoraggio ministeriale.
I risultati sono stati presentati direttamente dai comuni “in quanto oramai c’è piena corrispondenza tra quanto richiesto dalla Fee e quanto effettuato dalle Arpa – spiega una nota – in termini di numero di campionamenti e di indicatori microbiologici misurati.
I 32 criteri del programma vengono aggiornati periodicamente in modo da spingere le amministrazioni locali partecipanti a impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell’ambiente”.
Vediamo quali sono questi parametri: si va dall’assoluta validità delle acque di balneazione secondo regole più restrittive di quelle previste dalla normativa nazionale sulla balneazione (passano solo quelle classificate come “eccellenti” negli ultimi quattro anni) ai regolari campionamenti effettuati nel corso della stagione estiva.
Solo se questi aspetti sono stati rispettati si può accedere alla seconda fase che mette sotto inchiesta l’ efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria allacciata almeno all’80% su tutto il territorio comunale, la raccolta differenziata e la corretta gestione dei rifiuti pericolosi, la presenza di vaste aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano curato, aree verdi, i servizi delle spiagge compreso personale addetto al salvamento e l’ accessibilità per tutti.
Ancora, la Fee valuta l’ampio spazio dedicato ai corsi d’educazione ambientale, rivolti in particolare alle scuole e ai giovani, ai turisti e residenti, la diffusione dell’informazione su Bandiera Blu e la pubblicazione dei dati sulle acque di balneazione, la situazione delle strutture alberghiere dei servizi d’utilità pubblica sanitaria, le informazioni turistiche e la segnaletica aggiornata.
Si chiude con la certificazione ambientale e delle procedure delle attività istituzionali e delle strutture turistiche presenti sul territorio comunale e la presenza d’ attività di pesca ben inserita nel contesto della località marina.