In una società sempre più condizionata dalle nuove mode, dal trend teconologico, dalle abitudini che cambiano in funzione di uno stile di vita diverso, sicuramente più esigente, anche il Salento perde progressivamente alcune delle sue realtà che contraddistinguevano fino ad alcuni decenni fa, il classico ritrovo "social" delle serate nei borghi della terra salentina.
Le vecchie oscherie tipiche, dove a fare da richiamo era soprattutto il buon vino e l'abituale compagnia degli amici, per la solita combattuta "passatella" a carte, il più valido dei pretesti per far pagare "l'ultimo bicchiere" al perdente di turno, che poi mica si pagava... si "segnava".
"La Puteca de lu Mieru" (o Bottega del Vino) è passata di moda, soppiantata quasi integralmente da un imprecisato numero di ristoranti, trattorie e dalle "new entry" del settore eno-gastronomico, locali moderni, troppo impostati commercialmente in una la società che va avanti, arricchita anche dai nuovi metodi di comunicazione e di intrattenimento.
A Minervino di Lecce (10km da Otranto) resta uno dei pochi locali che cercano di conservare quella realtà, una piccola osteria, solo tre tavoli, da bere esclusivamente del vino (da scegliere comunque tra diverse qualità e quantità), e dei piatti realmente tipici della cucina salentina.
Il suo nome, non a caso: Puteca de Mieru.